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(Monsieur Victor)

(Barbara)

(Parole italiane: Dibì)

 

Venti chilometri alla frontiera

quanto camminai

non ne potevo più…

Nei miei stivali vecchi senza cerniera

la suola dall’asfalto

non si staccava più…

Cosa son vent’anni se tu sei

davanti a un deserto di porte che mai

nessuno aprirà nemmeno gli dei…

Resta la follia di voler cantare….

Victor , Monsieur Victor, c’è del buffo in te

ti fermasti però dubitavo di te…

Eppure son salita sulla tua nuova coupè

quel giorno MonsieurVictor, sulla&

strada del Nord….

 

Non parlavi di te, né chiedevi di me

coi tatuaggi dal collo in giù

sembravi un divo in un vecchio film 

un losco diamante che non brilla più…

M’ hai detto  “Io traffico in vetture

eviteremo la frontiera…

Paura no! Avevo voglia di cantare

Milano è lontana? Non ti ascolto più…

Victor, monsieur Victor, mi ricordo di te

di  quell’hotel, del nostro caffè

Victor, monsieur Victor che gran cuore che hai..

Con me c’eri tu sulla strada del nord

 

Era scesa la notte, e ti parlavo di me

Milano era là, e il mio cuore con te…

Quando hai fermato la tua nuova coupè

nel tuo sguardo vedevo, la tristezza ch’è in te….

M’hai detto “Cantare, un mestiere non è”

se amici non hai, non ce la farai

Victor  conosce la vita, dai retta a me

penserò io a te, se ti metti con me…

Victor , monsieur Victor  ti avrei detto di si

ma cantare sai è proprio tutto per me

Victor monsieur Victor  non ti scorderò mai

ne quell’Hotel, sulla strada del nord..

 

Victor la mia vita è cambiata oramai

io canto per il mondo, quanto  pubblico ho…

Credi  monsieur Victor, non ti scorderò mai

ne il caffè in quell’hotel sulla strada del Nord…

Monsieur Victor, 

sulla strada del Nord !