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(Dibi’)

 

Per quelle cose che si fermano un momento e poi vanno via

A questo mondo di metallo dove nasce la mia poesia

A quel cavallo impaurito che io trovo a volte chiuso in te

E a quel cancello arrugginito che tu apri quando sei con me

 

A quei lampioni che si inchinano ai passanti come per magia

E a queste mani che si chiudono in un pugno di fantasia

A quei tuoi occhi di cristallo che frantumo quando te ne vai

E al mio carattere egoista che combina sempre e solo guai

 

A quelle frasi che ti possono far male più di mille sberle

E alle menzogne che ti fanno dubitare ma sai che è meglio berle

Allo scienziato che ha cercato di spiegare come siamo noi

E a quelle frasi che ti rendono più bella anche se non vuoi

 

Alla tua bocca che disegno sopra a un foglio quando non ci sei

E a questa gente che ci giudica dall'alto come tanti dei

Al corpo mio che volava come un Icaro per abbracciare il mondo

E al letto tuo dove brucio la mia vita per amarti fino in fondo

 

Io rimango qui

Per amarti fino in fondo io rimango qui

Respirare nel tuo mondo io rimango qui

Per averti tra le mani per amarti anche domani

Io rimango qui

Per amarti fino in fondo respirare nel tuo mondo

Per averti tra le mani per amarti anche domani

Io rimango qui