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(Parole : Dibì)

(Musica : Dibì – R. Negri – F. Fiume)

 

Con occhi per riuscire a vedere l’invisibile

strane mani per riuscire a toccare l’incredibile

dove confina il genio e inizia la follia

confondono l’amore con la malinconia….

 

Hanno rondini d’inverno e  la nebbia in primavera

parole come foglie, sparse sulla terra nera

a volte si inchinano per un pezzo di pane

perche’ sono stanchi e hanno troppa fame…. 

          

Apritegli le porte attraversano la vita

in esilio sulla terra con l’anima ferita….

 

Sussurrano segreti o versi sconosciuti

ai fantasmi del passato, agli amori perduti

hanno braccia come ali, pronte per volare via

come Cesare Pavese una sera a Pavia…

 

Piangono gioielli tra le mani degli amici

ma per quattro soldi  puoi farteli nemici

vederli attraversare il tempo e la ragione

e’ forse anche piu’ bello di una rivoluzione .…

 

Nella letteratura loro possono volare

con i piedi dentro al fango allora devono crepare….

 

Apritegli le porte attraversano la vita

in esilio sulla terra con l’anima ferita

questi sono i poeti con i loro segreti

questi sono i poeti con i loro segreti….